venerdì 30 maggio 2014

Due passi nel Parco della Burcina

Pronti per il weekend?

Allora vi racconto di un giro fatto non molto tempo fa per sfuggire a una giornata di brutto tempo. Il meteo sembrava accanirsi contro il mio itinerario e così, per sfuggire all'ennesimo temporale, ho cominciato a percorrere strade piemontesi senza una meta precisa. 
Tra una salita, una discesa, una strada nei boschi e una al centro di paesini senza nome o identità mi sono ritrovata ai piedi del Parco della Burcina, insomma poco a nord di Biella
La clemenza del tempo in quel luogo mi ha spinto ad inoltrarmi nel parco.
Lasciata la macchina in un parcheggio (oggi a pagamento) si comincia piano piano a salire - sì perché il parco si estende su una collina ma la fatica non è eccessiva.

Superato il piccolo laghetto, che si trova quasi all'inizio del percorso e il centro visite (per la verità decisamente scarso), la salita sullo sterrato porta pian piano a quello che è il vero punto di attrazione del parco: la valle dei rododendri.
Vi assicuro che se capitate lì in questa stagione c'è davvero da rimanere a bocca aperta: in una conca naturale fioriscono tra aprile e giugno centinaia di piante di rododendri dai colori più svariati. Il colpo d'occhio è incredibile e vi assicuro che le foto non rendono giustizia alla bellezza e all'incanto della natura. 
Qualche panchina permette una sosta per contemplare lo spettacolo della fioritura e il panorama che nelle giornate terse arriva fino alle Alpi MarittimeDa qui si può decidere di proseguire o di ritornare alla macchina lungo lo stesso sterrato.
Io naturalmente sono arrivata in cima. Una quarantina di minuti a passo tranquillo e si giunge alla torre posta sulla sommità. 


I visitatori si fermano quasi tutti prima ed è per questo che la vetta è il punto a me più caro: di fronte le Alpi biellesi con il Monte Mucrone, a distanza il Santuario di Oropa. Ti siedi, guardi il cielo e per un attimo ti senti fuori dal mondo.


Buon giro allora e, se ci andate, magari mandate qualche foto.

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